




PIEVE TESINO
MASO DEI SOGNI
L’intervento sulla particella prevede la ristrutturazione dell’edificio, con lieve aumento di volume per sopraelevazione e laterale per realizzare un garage interrato per ricoverare i mezzi di trasporto dei committenti.
L’edificio oggetto di intervento, verrà ristrutturato ed ampliato mantenendo l’attuale destinazione residenziale poiché i proprietari intendono stabilire definitivamente la loro residenza in Tesino.
16 / 03 / 2019

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PIEVE TESINO
VILLA DAZIARO: UNA CASA COMUNE PER LA COMUNUNITA' TESINA.
PRIMO INTERVENTO PER IL RECUPERO DI VILLA DAZIARO
16 / 06 / 2023
Configurandosi come un progetto di lungo termine, piuttosto laborioso in termini di tempo e impegno economico, si è
resa necessaria la suddivisione dell'operazione in più fasi.
I blocchi realizzativi sono concepiti per essere funzionalmente autonomi e pertanto possono essere attivati anche in
diversi momenti, a seconda delle necessità o delle possibilità.
La prima fase riguarda le seguenti funzioni:
1) Realizzazione di un punto turistico che porti insieme tutte le attività di gestione, promozione ed
organizzazione dell'offerta turistica del Tesino;
2) Realizzazione di spazi flessibili che possano essere facilmente attrezzabili per le attività culturali già proposte
dai musei e le associazioni presenti sul territorio comunale, che però non hanno un luogo stabile per svolgerle;
3) Una cucina che, in accordo con l'Alta Formazione Professionale di Roncegno, fornisca un servizio di catering e
promozione reciproca durante le attività che si svolgeranno nel complesso della villa e eventualmente anche in paese.
La barchessa ovest sarà destinata a tutte queste funzioni e avrà piena autonomia rispetto agli altri edifici.
L’accesso avverrà in questa prima fase attraverso il cancelletto di pertinenza che collega “la casetta” con la strada e il
piazzale antistante. Al piano terra troveranno posto la cucina, con entrata indipendente da nord e gli uffici per il turismo e per le attività
culturali, a sud. Nel mezzo ci sarà un punto ristoro che servirà sia i lavoratori che gli eventuali ospiti esterni.
Al piano superiore ci saranno l'appartamento privato della precedente proprietaria e una serie di stanze per gli artisti,
tutte con bagno privato.
L’intento progettuale – nel rispetto delle norme del PRG che vincolano l’intervento a “risanamento” – è rivolto in linea
di principio alla conservazione del manufatto con l'obiettivo di preservarne l'integrità storica, artistica e culturale,
senza modificarne in modo sostanziale l'aspetto originale.
Tuttavia, è importante sottolineare che il progetto non si limita semplicemente a conservare l’esistente, ma piuttosto
a valutare attentamente la valenza architettonica e culturale degli elementi da preservare e quelli per i quali è più
conveniente ripristinare o sostituire. Va tenuto conto poi che il progetto nasce dalla spinta del PNRR, che impone nei
progetti finanziati la necessaria attenzione agli aspetti energetici e ambientali. L'intervento conservativo deve essere
eseguito con criterio, intervenendo con materiali e tecniche compatibili con l'età e lo stile dell'edificio, in modo da
garantire la conservazione del patrimonio architettonico, artistico e culturale, ma dotando al tempo stesso l’edificio
della necessaria funzionalità e fruibilità che richiedono le nuove destinazioni d’uso.
Per questo motivo, durante la progettazione dell'intervento conservativo, si è sempre tenuta in considerazione la
valenza delle parti da conservare e di quelle alle quali invece è possibile rinunciare, tenendo conto di criteri di
sicurezza e di funzionalità, valutando la compatibilità dei materiali e delle tecniche da utilizzare e rapportandole alla
valenza dell'edificio, in modo da garantire una conservazione adeguata e duratura nel tempo e correttamente
applicata ai vari elementi che costituiscono il complesso di Villa Daziaro. In questo modo sarà possibile effettuare un
intervento conservativo mirato, efficace, duraturo, che preservi l'integrità storica e artistica dell'edificio ma che doti
anche il complesso della necessaria flessibilità ed efficienza del manufatto, senza comprometterne la sicurezza e la
funzionalità.
Su questi presupposti il progetto intende recuperare l’aspetto esteriore dell’edificio, l’involucro, considerandolo un
elemento che debba essere rispettato e vada mantenuto o eventualmente ricondotto in direzione delle sue condizioni
originarie. Così pure deve essere posta particolare attenzione ad alcuni elementi architettonici presenti: l’impianto
distributivo con il corridoio centrale a piano terra, la scala interna in pietra, l’originale sistema delle ante d’oscuro.
Sono invece di modesto valore gli elementi che sono stati introdotti successivamente nell’edificio come ad esempio il
sistema di accesso per mezzo della scala esterna a ovest, la sistemazione degli alloggi a secondo piano, i fori di facciata
dotati di tapparelle in plastica.
Di seguito vengono descritti con maggiore dettaglio i criteri di intervento che hanno guidato la progettazione.
A seguito dell’analisi stratigrafica degli intonaci è emersa la sovrapposizione di diversi strati di intonaco, frutto dei vari
interventi di manutenzione effettuati nel tempo: dall’esterno all’interno il primo sembra essere di colore ocra, poi
rosso-arancio e successivamente la tinta originaria giallo-ocra. L’intenzione del progetto è quella di far emergere
l’aspetto che l’edificio – e più in generale l’intero complesso della villa – aveva nel periodo del suo utilizzo: agli inizi del
XX secolo, prima dell’occupazione da parte dell’esercito per adibirlo a ospedale militare e centro di comando. Le tinte
delle barchesse erano chiare, le cornici dei fori di facciata erano rasate a cocciopesto e l’abbassamento con buona
probabilità doveva essere intonacato.
Pertanto si prevede di attuare la pulitura della facciata per poi procedere con il consolidamento del fondo, la
rimozione degli strati superiori fino allo scoprimento del primo intonaco, la reintegrazione delle lacune, la velatura e la
successiva protezione.
Per le parti delle cornici dei fori si prevede la riproposizione delle finiture originarie, in modo da poter proteggere i
mattoni che ne formano il rilievo. Va detto che i mattoni sono stati prodotti in loco, recuperando dell’argilla da una
cava a poca distanza dal paese (“driocastello”) e preparati con una fornace rudimentale costruita in cantiere. La
qualità è quindi medio bassa. Per garantirne la conservazione erano stati ripassati ad olio, con gli allettamenti ripassati
con una fugatura colorata.
L’approccio dell’intervento è quindi rivolto al restauro degli intonaci esistenti prediligendo quelli più antichi al fine di
riportare l’edificio ad un aspetto il più vicino possibile a quello iniziale pur mantenendo le tracce del tempo e delle
successive intervenute modifiche. La copertura dell’edificio verrà riproposta in lamiera aggraffata in colore grigio
chiaro reso opaco, e così pure le varie lattonerie. Questa scelta cromatica si ricollega alla copertura della villa,
realizzata recentemente utilizzando delle tegole piane color grigio chiaro.
I serramenti esterni verranno sostituiti con nuovi in legno il più possibile rassomiglianti agli esistenti: essi saranno in
grado di rispondere ai parametri di basso impatto ambientale richiesti dal PNRR, e in grado di ottemperare agli
obblighi in materia di sostenibilità energetica.
Le ante d’oscuro, dotate di un originale meccanismo di apertura verso l’interno dell’edificio, verranno smontate e
restaurate, mantenendo il sistema di apertura e ripristinando eventuali cerniere scardinate e sostituendo ove
necessario qualche chiodo e rifacendo alcuni incollaggi. Verranno poi risanate e riverniciate con i consueti trattamenti
delle parti in legno. L’aspetto finale è con finitura a smalto opaco in tinta verde. I percorsi esterni in aderenza all’edificio verranno ripristinati in ghiaino, e saranno oggetto successivamente
dell’intervento di recupero da parte del SOVA che si sta rendendo disponibile per eseguire i lavori di restauro e
ripristino del giardino e degli spazi circostanti della villa.
Il piazzale carrabile posto a nord-ovest sarà pavimentato anch’esso in ghiaino in modo da garantire l’accesso alla
struttura con i veicoli da parte degli operatori e della proprietaria dell’alloggio posto a secondo piano.
L’intervento strutturale prevede in sintesi la demolizione della copertura, dei solai e la demolizione parziale delle
murature interne poste ai lati del corridoio. Verranno poi realizzate delle opere di consolidamento per quanto
riguarda le murature perimetrali mediante opere di sottofondazione e posa di un intonaco armato con reti di fibre.
Saranno realizzati dei nuovi setti in muratura e dei nuovi solai in legno con cappa in calcestruzzo. A primo piano, per
svincolare maggiormente l’organizzazione funzionale, verrà introdotta una struttura a pilastri che riprende la maglia di
pilastri preesistente che sorregge il tetto al piano superiore. I solai, sempre in legno avranno nel secondo solaio
orientamento ortogonale rispetto al solaio sottostante in modo da distribuire omogeneamente i carichi sulle murature
perimetrali. La copertura sarà realizzata in legno massiccio come la preesistente.
Tutto il volume riscaldato verrà isolato dall’interno e quindi le pareti perimetrali verranno rivestite internamente in
cartongesso, i solai saranno in legno a vista e i serramenti interni che danno sul corridoio centrale (vetrate) saranno
realizzati con profili metallici sottili. L’impiantistica, i corpi illuminanti e lo stile di arredamento impiegherà colori
neutri e forme geometriche semplici, con attenzione alla funzionalità e all'efficienza degli spazi